Cenni storici

Una vasta terra compresa fra i laghi Maggiore e Como, i fiumi Po, Ticino e Adda, con Mediolanum al centro, era chiamata INSUBRIA dai latini. Nebbiosa d’inverno, ma fertile d’estate, abitata da sparse popolazioni celtiche. I romani se ne impossessano nel 222 a.C.; nel 49 Giulio Cesare affidò molti appezzamenti terrieri ai suoi veterani; fu il vero e proprio inizio della latinizzazione: strade lastricate, suddivisione quadrangolare dei latifondi, penetrazione della lingua latina e della cultura ellenistica, nuovi tracciati campestri; le fattorie avevano nomi propri di persona; tra cui un Laurentius, futuro Lorenteggio. Dove esattamente fosse ubicato questo luogo non è dato sapere, né gli scavi edilizi pare ne abbiano messo in luce i resti.

L’imperatore Diocleziano fece di Mediolanum la capitale d’occidente, nel 192; iniziò anche una serie di persecuzioni contro i cristiani, dai quali incominciava a prender forma un crescente antischiavismo.

I martiri sono così numerosi che il territorio in cui vennero pietosamente seppelliti (appena fuori dalle nuove mura fortificate) venne poi chiamato dei Corpi Santi. Il Lorenteggio ne fece parte.

Numerose torri militari vennero erette sia in città che nella campagna; le fondamenta di una di queste si trovano forse sotto il Palazzotto di via Lorenteggio.

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Oratorio di S.Protaso

L’Oratorio di S.Protaso venne costruito tra il IX e il XII secolo. Nei primi decenni di questo secolo la Chiesetta al Lorenteggio di S. Protaso era amatissima; al punto che, quando si pensò di abbatterla per fare la nuova via Lorenteggio a doppia corsia, la gente si oppose e riuscì a salvarla.

Cippo stradale risalente all’inizio dell’800; indicava il termine territoriale del Lorenteggio, Comune dei Corpi Santi, cioé il territorio attorno alle mura spagnole di Milano. Sorgeva dal terreno solo la dicitura “COMUNE DI LORENTEGGIO”.

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Il Medioevo

In questo periodo si potenziarono gli ordini monastici. Accumulando nei secoli grandi appezzamenti di terreno ereditati, donati o comprati, essi divennero grandi proprietari terrieri. Nel Lorenteggio operarono gli Olivetani, come testimonia un affresco dell’Oratorio di San Protaso; quest’ultimo, testimonianza di un fervore religioso d’altri tempi, nacque quasi certamente da un capanno adibito a rifugio per contadini nei momenti di maltempo.

E’ questo uno dei più antichi monumenti della Zona 6, risalente al X-XI secolo. Grazie alle Crociate vittoriose, la potenza araba viene ridimensionata su tutte le coste del Mediterraneo.
In Italia rifiorirono i commerci e le città, mentre anche le campagne si ripopolarono.
Nel Lorenteggio come altrove, nacquero una dopo l’altra decine di cascine e ville residenziali: Filippona, Arzaga, Restocco, il Palazzotto, San Protaso, Travaglia, Castena, Corba; che escluso quest’ultima, verranno purtroppo tutte abbattute nel corso del XX secolo.
Durante la loro vita pluricentenaria, anonimi artisti le avevano progressivamente caricate di segmenti architettonici fantasiosi, in armonia con un certo stile prettamente lombardo, originalissimo nelle forme.
Oggi, di una vasta area comunale storicamente assai ricca non è rimasta che tabula rasa.

Cascina Arzaga

La Cascina Arzaga fu costruita nel sec. XV é citata nei manuali di architettura come notevole esempio di arte gotico-lombarda; era in ottimo stato di conservazione. All’interno, una chiesa della stessa epoca, ne riprendeva le linee artistiche.