La via Lorenteggio è un importante segmento che collega la nuova Strada Vigevanese direttamente con il centro storico di Milano, per il tramite delle vie Foppa e Olivetani. Questo lunghissimo asse viario (Strada Vigevanese, Lorenteggio, Foppa, Olivetani) è tra i più notevoli della metropoli milanese, però non privo di un sicuro interesse commerciale.

La stessa funzione viaria è assalta dalla via Ludovico il Moro, la quale accosta e ripete su strada il secolare tracciato del Naviglio Grande, rimasto fino a pochi decenni or sono meglio conosciuto e praticato.
Tale è la ragione della ricchezza storico-monumentale riscontrabile sulla via Ludovico il Moro e, viceversa, della scarsità archeologica sulla Lorenteggio-Vigevanese.
Con l’aumento del traffico veicolare si sviluppò, già dagli anni ’30, la via Giambellino, strada di appoggio alla Ludovico il Moro divenuta ormai stretta; al suo termine, nell’allora ma importante stazione ferroviaria di San Cristoforo. Tuttavia, nel secondo dopoguerra, il Piano Regolatore di Corsico, Comune confinante con la via Gonin, cioè col prolungamento previsto per la via Giambellino, ne stabilì di fatto la chiusura collocandovi un vasto complesso residenziale.

Tutto il traffico veicolare si riversò sulla congiunzione fra la Strada Vigevanese e la via Lorenteggio. Per conseguenza, quest’ultima assunse importanza vitale rispetto alla città ed alla Zona 6, ma vide aumentato il rischio di congestionamento del traffico nelle ore di punta; ad aggravare la situazione anche dell’inquinamento intervenne l’apertura del cavalcavia Brunelleschi: quasi una quarta circonvallazione cittadina. A metà degli anni ’70, un progetto della Metropolitana Milanese prevedeva la prosecuzione dei lavori della linea 2-verde da porta Genova a piazza Napoli, via Brunelleschi, San Cristoforo (stazione FF.SS.), Corsico, Trezzano S/N, eccetera.

Utilizzando in superficie l’area dei binari ferroviari che costeggia l’Alzaia Naviglio Grande, avrebbe comportato un notevole risparmio dei costi e favorito dai 120 ai 150.000 abitanti.
Il diniego opposto dalla Direzione delle Ferrovie della Stato ha determinato l’attuale tracciato alla Barona. Sola in anni molta recenti, a seguito della progressiva paralisi registrabile nel traffico delle grandi città, si è parlato di integrazione progettuale fra Comuni confinanti e relativi trasporti urbano ferroviari, ma siamo solo agli inizi. Le previsioni di sviluppo sulla via Lorenteggio, vedono già in cantiere un complesso residenziale/commerciale nell’area industriale dismessa di via Gonin, mentre è in fase di studio la possibilità di realizzare una linea metropolitana che colleghi, correndo sotto la via Lorenteggio, quest’area alla zona dell’aeroporto di Linate, ma incominciano a farsi sentire alcune proteste di cittadini della zona preoccupati per i danni ed il disturbo che le vibrazioni dei i treni, passando sotto le abitazioni della via, potrebbero provocare. Alla luce di ciò è possibile che venga riproposto il progetto accantonato negli anni ’70, di realizzare la linea metropolitana, sfruttando il tracciato ferroviario esistente, che costeggia l’Alzaia del Naviglio Grande.

Scarsamente valorizzata rispetta alla funzione metropolitana che ormai le è consona, la via Lorenteggio.